I negoziati si svolgeranno sabato a Jeddah e sarebbero i primi tra l’esercito del Sudan e le forze paramilitari di supporto rapido da quando sono scoppiati gli scontri il 15 aprile.
I due generali del Sudan in lotta hanno mandato i loro inviati in Arabia Saudita per colloqui volti a consolidare un cessate il fuoco dopo settimane di feroci combattimenti che hanno ucciso centinaia di persone e spinto il paese africano sull’orlo del collasso. I negoziati sarebbero i primi tra le truppe del Sudan, guidate dal generale Abdel-Fattah Burhan, e le forze paramilitari di supporto rapido, comandate dal generale Mohammed Hamdan Dagalo.
Secondo i due alti ufficiali dell’esercito e il loro rivale, i colloqui inizieranno nella città saudita di Jeddah, dopo gli sforzi concordati di Riyad ed altre potenze internazionali per spingere le parti in guerra in Sudan al tavolo dei negoziati. I tre funzionari hanno parlato di anonimato per discutere dei prossimi colloqui di pace, ma non è stata data alcuna tempistica per la loro durata.
I combattimenti hanno trasformato la capitale del Sudan in campi di battaglia e hanno spinto centinaia di migliaia di persone lontano dalle loro case. C’è una preoccupazione crescente per coloro che sono sfollati a causa dei combattimenti, gli operatori umanitari hanno affermato che c’è una terribile mancanza di servizi primari, cure mediche, cibo e acqua.
I governi stranieri si sono affrettati a evacuare i loro diplomatici e cittadini stranieri dal Sudan. Le navi da guerra saudite hanno traghettato coloro che scappano da Port Sudan, che ora è diventato il punto di ingresso per gli aiuti inviati alla nazione in guerra.
Fonte: Euronews, maggio 2023
