In diverse città dell’Iran si è tenuto il raduno nazionale degli insegnanti iraniani per protestare contro i problemi di sostentamento e gli attacchi chimici alle studentesse.
Il Consiglio di coordinamento delle organizzazioni sindacali degli insegnanti aveva chiesto ulteriori proteste dopo che il Leader Supremo non è riuscito a fronteggiare gli avvelenamenti scolastici. Il Consiglio ha sottolineato la necessità di porre fine al “predominio dell’ideologia totalitaria vigente” nelle scuole iraniane, sostenendo che gli attuali gestori del sistema educativo dovrebbero essere rimpiazzati da quelli istruiti secondo una pedagogia più moderna. Oltre a richieste come salari e condizioni lavorative migliori, il Consiglio degli insegnanti ha ribadito che il sistema educativo iraniano non migliorerà senza un cambiamento fondamentale.
Gli educatori di molte città si sono radunati davanti al Dipartimento dell’Istruzione, in alcuni posti i raduni si sono svolti pacificamente ma a Sanandaj e a Esfahan le forze di polizia hanno attaccato i manifestanti e l’Organizzazione per i diritti umani di Hengaw ha segnalato che sono stati rapiti due docenti.
Nella dichiarazione finale, il Consiglio ha condannato l’indottrinamento ideologico nei libri di testo, che crea insicurezza psicologica e minaccia le studentesse, e ha sollecitato l’attenzione sul sostentamento degli insegnanti.
Fonte: IranWire