Immunità parlamentare, quel plauso lungimirante dei radicali all’ex Pm

Ci si poteva aspettare anche un atteggiamento più puntiglioso, da parte dei radicali, nei confronti di Carlo Nordio. E invece il Partito di Pannella si mostra attento nel cogliere la vera dell’ex Pm candidato da Fratelli d’Italia: un garantismo che si preoccupa innanzitutto di ristabilire l’equilibrio fra i poteri.

Così Maurizio Turco e Irene Testa, rispettivamente segretario e tesoriera del Partito radicale, sono stati tra i pochi ad applaudire apertamente all’idea di Nordio sull’immunità parlamentare. Che, ha detto il magistrato, va rispristinata. Dai radicali si poteva “temere” un aperto disappunto per quanto detto invece dall’ex procuratore aggiunto di Venezia su liberalizzazione delle droghe leggere ( a cui è contrario) e necessità di far scontare in carcere le pene per il piccolo spaccio. Snodo da cui dipende una percentuale non piccola del sovraffollamento. Ma evidentemente dalle parti di Torre Argentina sanno bene che le contraddizioni della giustizia riguardano prima di tutto lo strapotere e i condizionamenti delle Procure nei confronti della politica. Così Turco e Testa, in una nota, hanno tenuto a dichiarare che Nordio “ha il merito, tra gli altri, di non essere un opportunista.” Perciò, hanno aggiunto, “bene ha fatto a dire in campagna elettorale che è necessario reintrodurre l’immunità parlamentare. Il Parlamento di allora, accerchiato dalle inchieste di una parte della magistratura, decise di rompere quello che era l’equilibrio dei poteri, una follia della quale continuiamo a pagare ancora oggi le conseguenze. Allora ci fu solo una voce che si alzò a difesa del Parlamento, quella di Marco Pannella.” La voce di Nordio è dunque, per i radicali, “la voce della riforma della giustizia e dell’affermazione delle libertà. Ne abbiamo molto bisogno. Che la sua rettitudine abbia la meglio sui codardi che impediscono di restituire dignità al Parlamento e alla funzione parlamentare.

Il Dubbio, 1 settembre 2022

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