Il Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU Abdulla Shahid ha dichiarato, in occasione di una riunione speciale per affrontare la crisi alimentare globale, che è necessario aumentare la resilienza al clima dei sistemi alimentari per contrastare l’aumento della fame e della malnutrizione. Fattori come la pandemia COVID-19, i cambiamenti climatici e i conflitti in corso hanno fatto sì che quasi un miliardo di persone soffrisse la fame lo scorso anno. Nel frattempo, la Banca Mondiale ha avvertito che il conflitto in Ucraina farà sprofondare quest’anno altri 95 milioni di persone nella povertà estrema e 50 milioni nella fame grave. Shahid ha anche evidenziato la necessità di dare priorità alla sicurezza alimentare nei Paesi meno sviluppati, nei Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare e nei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, i cui cittadini “sono tipicamente costretti a spendere una quota maggiore del loro reddito per i beni di prima necessità, compreso il cibo, e sono quindi colpiti in modo sproporzionato dall’aumento dei prezzi alimentari”. Questi Paesi devono essere aiutati a trasformare in modo sostenibile i loro sistemi alimentari, in linea con le raccomandazioni del Vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite tenutosi lo scorso anno. Shahid ha convocato l’evento speciale di alto livello insieme al Comitato per la sicurezza alimentare mondiale e al Gruppo di risposta alle crisi globali del Segretario generale delle Nazioni Unite su alimentazione, energia e finanza.
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