Il Presidente Metsola chiede alla Russia di liberare i manifestanti: la verità non si sopprime facilmente

All’apertura della sessione plenaria a Strasburgo, il Presidente Metsola ha sottolineato l’immenso coraggio di coloro che in Russia hanno continuato ad alzarsi e protestare contro l’invasione dell’Ucraina, nonostante il carcere e la brutale repressione, esprimendo la solidarietà del Parlamento con loro. Secondo due leggi introdotte il 4 marzo che criminalizzano coloro che protestano e informano sulla guerra in Ucraina, i manifestanti rischiano fino a quindici anni di prigione e migliaia sono già stati incarcerati. “Putin scoprirà che la verità non è facilmente sopprimibile”, ha aggiunto. A nome del Parlamento, il Presidente ha chiesto alle autorità russe di permettere la libertà di espressione, di smettere di intimidire i manifestanti e di rilasciare immediatamente tutte le persone ingiustamente detenute.

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