I richiedenti asilo e altri migranti continuano ad essere espulsi con la forza dalla Libia, sollevando le preoccupazioni dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR). Il portavoce Rupert Colville dell’Alto Commissario ha sottolineato una “serie continua” di espulsioni, compresi due grandi gruppi di sudanesi nell’ultimo mese, e un altro gruppo di 24 eritrei, apparentemente a rischio imminente di un trattamento simile. Negli ultimi mesi, altri migranti provenienti da Sudan, Eritrea, Somalia e Ciad, tra cui bambini e donne incinte, sono stati trattenuti e sono già stati espulsi o potrebbero esserlo da un momento all’altro. Secondo Colville, queste azioni contravvengono al divieto di espulsioni collettive e al principio di non respingimento, che stabilisce che coloro che cercano asilo non possono essere rimandati in un paese in cui ci sono ragionevoli motivi per credere che saranno sottoposti a persecuzione.
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