L’XI Congresso degli iscritti italiani al Partito Radicale ha approvato all’unanimità il documento politico.
L’XI Congresso degli iscritti italiani al Partito Radicale riunito a Roma dal 29 al 31 ottobre
– udite le relazioni del segretario e del Tesoriere le approva;
– ringrazia Matteo Salvini e la Lega per avere co promosso i 6 referendum per la giustizia giusta e garantito che i cittadini potranno votarli nella primavera del 2022;
– ringrazia tutti coloro che per quattro mesi hanno garantito a oltre 700mila cittadini di sottoscrivere le richieste referendarie;
– ringrazia per aver sottoscritto e depositato i quesiti referendari i Consigli regionali di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto;
– rileva che anche durante i mesi della raccolta delle firme la censura mediatica è stata totale, tranne alcune non significative eccezioni, nonostante il fatto che dell’iniziativa fosse promotore un partito che fa parte della maggioranza di Governo.
Il Congresso
– prende atto che il 31 agosto 2021 la Corte europea dei Diritti dell’uomo, dopo ben sette anni, ha emesso la sentenza relativa al “ricorso Saccucci” sulla reiterata e pluridecennale violazione delle regole della legale, completa e corretta informazione radiotelevisiva da parte del servizio pubblico monopolista, a danno del diritto della Lista Marco Pannella ad essere conosciuta e del diritto dei cittadini di conoscerne proposte ed iniziative. Una condanna inedita e senza precedenti con la quale è stata riconosciuta pienamente la fondatezza della denuncia e delle analisi di Marco Pannella e del Partito Radicale sul regime italiano;
– la sentenza della CEDU per essere pienamente applicata richiederebbe interventi normativi e adeguati risarcimenti ed interventi da parte di AgCom e Commissione di Vigilanza;
– questa ed altre pronunce e alcune positive anche se insufficienti decisioni di AgCom sul monitoraggio radiotelevisivo ed il rapporto del Senatore Rampi sul “Diritto alla Conoscenza” fatto proprio dalla Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, sono dei parziali ma concreti successi di una lunga lotta non ancora terminata.
Il Congresso invita gli organi dirigenti
– a valutare l’opportunità di denunciare nelle sedi opportune gli organi di informazione radiotelevisivi, pubblici e privati, per l’esclusione del Partito Radicale dal sistema mediatico politico e a richiederne i dovuti risarcimenti.
– a valutare l’opportunità di affiancare alla campagna referendaria un pacchetto di proposte di legge di iniziativa popolare sui temi della giustizia; sul tema della libertà e diritto di informazione e di servizio pubblico radiotelevisivo; della riforma elettorale in senso Uninominale a turno unico.
Il Congresso, in vista del voto della primavera del 2022, dichiara aperta la campagna del Partito Radicale “vota SI per la giustizia giusta”.