Non c’è dubbio che sia indecente la situazione nelle carceri, cioè la vita degli agenti e dei detenuti, del personale civile e di quello volontario. Siamo sempre quelli che nel 1977 – grazie a 73 giorni di sciopero della fame di Adelaide Aglietta ed Emma Bonino per la smilitarizzazione – il Corpo degli Agenti di custodia fu riformato in Polizia Penitenziaria.
E siamo sempre quelli che nel 1978 destinarono parte del finanziamento pubblico ai familiari delle vittime di terrorismo. Non cadremo nell’errore di partecipare al gioco tra giustizialisti e garantisti, restiamo quelli del diritto e la giustizia. Dalla parte degli agenti e dei detenuti. Riconoscendo coloro che fanno il loro dovere dagli altri che lo tradiscono, coloro che fanno vivere la Costituzione, anche se in nome dello Stato si negano i diritti che la Costituzione gli riconosce.