Per i leader dei 47 Paesi del Consiglio d’Europa, “Gli sviluppi successivi alle elezioni presidenziali del 9 agosto in Bielorussia e le misure repressive prese dalle autorità e dalle forze dell’ordine rimangono motivo di grande preoccupazione.”
Per il Ministro delegato degli Affari esteri greco e Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Miltiadis Varvitsiotis, il Presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, Rik Daems, e la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, “ La libertà di assemblea e la libertà di espressione sono valori europei fondamentali che devono essere rispettati. La violenza contro manifestanti pacifici non è tollerabile. Condanniamo con assoluta fermezza qualsiasi ulteriore ricorso alla violenza in Bielorussia, compreso l’uso sproporzionato della forza da parte delle autorità contro i manifestanti, come segnalato di recente. Chiediamo in particolare di rispettare rigorosamente i diritti dei giornalisti. Nel nostro continente, gli arresti di massa e i maltrattamenti dei manifestanti non possono essere tollerati. Ribadiamo fermamente che tutte le persone detenute devono essere rilasciate e che è necessario avviare un dialogo vero e rispettoso con i rappresentanti della società civile in vista della riforma costituzionale che tutto il paese attende da molto tempo. La fine della crisi e riforme significative non possono essere negoziate solo con le forze pro-governative. Per il buon esito dei negoziati, è necessaria la partecipazione di tutti gli attori, compresi quelli che si oppongono alle autorità. Il Consiglio d’Europa è pronto ad assistere la Bielorussia nel suo percorso verso riforme reali”.
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