La Ministra Locatelli riscalda la minestra rancida del proibizionismo sulle droghe

DROGA – PARTITO RADICALE : LA MINISTRA LOCATELLI RISCALDA LA MINESTRA RANCIDA DEL PROIBIZIONISMO

Roma, 8 agosto 2019 – Dichiarazione di Maurizio Turco e Irene Testa, Segretario e Tesoriere del Partito Radicale:

Con l’auspicio di poterci confrontare con la Ministra Locatelli, prendiamo atto che per il momento il suo programma si assesta nel riscaldare la minestra del proibizionismo. Una minestra rancida. Non è un caso che nemmeno la pena di morte, come in Cina e Iran per esempio, sia riuscita a sconfiggere il mercato delle droghe proibite.

Il proibizionismo si regge su leggi illiberali, e soprattutto inefficaci. Inefficaci perché lasciano il mercato in regime di monopolio alla criminalità.

D’altronde la Ministra parla solo delle droghe proibite (dallo spinello alle droghe più pesanti e sintetiche) e tralascia quelle legali quali alcool e tabacco.

Eppure i danni mortali che queste ultime comportano per i consumatori sono assolutamente incomparabili a quelle delle droghe legali.

Nonostante questo, crediamo che sia meglio governare che nascondere sotto il tappeto la realtà, quella di milioni di persone che fanno uso di droghe legali e di droghe illegali. Le prime che possono consumare sostanze controllate e le seconde no; le prime che sono informate e le seconde no, le prime che hanno la protezione dello Stato e le seconde lo sfruttamento delle organizzazioni criminali.

L’unica politica che miri alla sicurezza, a spezzare il contatto tra i consumatori e la criminalità, a prevenire costi sociali e sanitari insostenibili è, intanto, la distribuzione controllata di eroina e la legalizzazione della cannabis.

Mentre è semplicemente vergognoso (e un crimine di Stato) non fornire ai malati che ne hanno bisogno la cannabis, solo per una remora moralista.

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