Dichiarazione di Maurizio Turco e Irene Testa Segretario e Tesoriere del Partito Radicale
Sentire il Ministro Nordio definire l’amnistia un fallimento dello Stato e dire che l’opinione pubblica non capirebbe ci lascia esterrefatti. Non solo perché in passato il Ministro Nordio condivideva con noi questo provvedimento ma perché oggi riporta la questione su un piano politico. Ricordiamo al Ministro che l’amnistia è un provvedimento tecnico giuridico di buon Governo, non a caso previsto in Costituzione che serve principalmente ai magistrati. L’amnistia è un provvedimento di riforma strutturale per ricondurre in una cornice di legalità il processo penale e l’amministrazione della giustizia in Italia, il primo passo per affrontare la crisi della giustizia e l’emergenza del sovraffollamento delle carceri;
La crisi della giustizia e la situazione inumana delle carceri pongono in grave pericolo l’esistenza stessa dello Stato di diritto, come ci ammonisce da tempo il Consiglio d’Europa e con le sue sentenze la Corte europea dei diritti dell’uomo.
E’ urgente dunque interrompere questa inerzia e questa censura, questa cortina di indifferenza e di silenzio. E’ urgente che le massime istituzioni della Repubblica facciano sentire la propria voce, che il Governo e il Parlamento aprano un dibattito per trovare altre soluzioni che siano tuttavia in grado di risolvere i problemi e non le soluzioni prospettate oggi dal Ministro Nordio di una detenzione affievolita. Il Partito Radicale ha indetto a Roma per il 16 giugno una grande marcia per l’amnistia e la giustizia.