Centinaia di persone, forse più di mille, sono rimaste uccise in un massacro a El Geneina, capoluogo del Darfur occidentale, ad opera delle Forze di Supporto Rapido (Rsf) e le milizie loro alleate.
Lo denuncia la Cnn, che parla di uno dei più spaventosi massacri di questa tormentata regione del Sudan.
Le milizie dell’Rsf, che da metà aprile sono impegnate in una guerra civile contro la giunta militare sudanese, hanno dato la caccia agli abitanti non arabi della città e nel vicino deserto, dopo che il governatore è stato ucciso e mutilato dalle milizie. Secondo prove e testimonianze raccolte dalla Cnn, la mattina del 15 agosto, una folla di persone ha cercato di mettersi in salvo in un quartier generale dell’esercito. Ma durante la fuga, sono stati assaliti dalle milizie dell’Rsf. Ci sono state esecuzioni sommarie nelle strade. Molti sono morti, annegati o raggiunti dalle pallottole, mentre cercavano di guadare un fiume sotto il fuoco dell’Rsf. Altri sono stati vittime di un’imboscata al confine col Ciad, costretti prima a sedersi nella sabbia del deserto e poi a correre fra gli spari.
“Più di mille persone sono state uccise il 15 giugno”, ha detto alla Cnn un operatore umanitario che si è occupato di raccogliere i corpi.
I morti, ha riferito, sono stati sepolti in cinque fosse comuni attorno alla città.