RISCHIO GUERRA ETNICA IN SUDAN

Secondo l’ONU, gli scontri in Darfur rischiano di culminare in un conflitto
etnico prolungato.

Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per l’Africa, Martha Ama Akyaa
Pobee, ha dichiarato al Consiglio di sicurezza ONU che gli scontri in atto in Darfur
“riaprono vecchie ferite legate alle tensioni etniche dei conflitti passati” che
potrebbero far precipitare il Paese “in un conflitto etnico prolungato, con ricadute
regionali”. Infatti, a più di 100 giorni dall’inizio dei combattimenti tra SAF e Forze di
supporto rapido, “senza alcun guadagno significativo da entrambe le part” i
combattimenti continuano senza sosta in varie aree. Tra le zone colpite ci sono
Khartoum, Bahri, Omdurman e Darfur. Qui i civili subiscono continuamente attacchi,
rapimenti, violenze sessuali e uccisioni di difensori dei diritti umani. La diplomatica
ha inoltre detto che UNAMITS, la Missione integrata di assistenza alla transizione
delle Nazioni Unite in Sudan, ha denunciato attacchi etnicamente motivati, saccheggi
e stupri nel Darfur. Il Paese rischia una catastrofe umanitaria, con il 40% della
popolazione che si trova a dover fronteggiare alti livelli di insicurezza alimentare e
violenze che impediscono l’accesso ai mercati. Ad oggi, più di 4 milioni di persone
sono fuggite a causa delle violenze e costrette a rifugiarsi in Egitto, Ciad e Sud
Sudan. Il Ciad ha convocato un gruppo di attori del Darfur per affrontare tale urgenza
nella regione e Pobee ha chiesto di dare massima priorità alla situazione, grazie alla
partecipazione delle parti interessate.

Leave a reply