Un ex funzionario dell’intelligence statunitense, Douglas London,
e un ex ambasciatore afghano negli Emirati Arabi Uniti, Javed Ahmed, in un articolo sulla rivista Foreign Policy hanno suggerito che gli americani potrebbero influenzare le politiche dei talebani, riconoscendo i talebani e lavorando direttamente con Malahabatullah.
Affermano che gli Stati Uniti, stabilendo relazioni ufficiali e assegnando concessioni ai talebani, come una graduale riduzione delle sanzioni, possono rafforzare figure pragmatiche quali Sirajuddin Haqqani e Mullah Yaqoob Mujahid contro Hibatullah Akhundzada e il circolo dei Mullah radicali di Kandahar. I recenti discorsi di Sirajuddin Haqqani hanno convinto numerosi politici e analisti occidentali che la fazione pragmatica dei talebani non è d’accordo con le decisioni di Hibatullah e la considera una causa di isolamento e instabilità del governo talebano.
Sirajuddin Haqqani, ministro dell’Interno talebano e leader della rete Haqqani, in un discorso tenuto a febbraio nella provincia di Khost ha criticato il monopolio del potere in Afghanistan e ha definito inaccettabile l’attuale situazione. Secondo London e Javed, queste affermazioni sono un esempio delle tensioni interne e delle differenze tra la fazione radicale e isolazionista guidata da Hibatullah Akhundzada e figure più pragmatiche che vogliono relazioni più aperte con il mondo. Nel loro articolo suggeriscono che le concessioni americane ai talebani aumenteranno la pressione delle fazioni pragmatiche sulla cerchia dei Mullah radicali.
Fonte: Afghanistan International