Il Coordinatore umanitario per la Siria completa la missione nel nord-est del Paese

La regione è in preda a una grave crisi idrica sotto tutti i punti di vista – dall’acqua potabile all’irrigazione, alla produzione alimentare e alla generazione di energia – che sta avendo un impatto sulla salute e sui mezzi di sussistenza.

L’Alto funzionario ha anche visitato diversi campi per sfollati interni, tra cui il campo di Areesha ad Al Hasakeh e Mahmoudli ad Ar-Raqqa, dove donne e bambini rappresentano oltre l’80% della popolazione.

Ha invitato i Paesi che hanno cittadini donne e bambini in questi campi a trovare urgentemente il modo di rimpatriare coloro che desiderano tornare a casa, oltre a sostenere un’azione per incoraggiare il ritorno dei siriani sfollati. Riza ha espresso preoccupazione per i crescenti livelli di violenza tra i residenti del campo di Al Hol. Almeno 26 persone sono state uccise quest’anno, tra cui tre questa settimana.  Venti delle vittime erano donne. 

In questo contesto già preoccupante, Riza ha anche espresso allarme per il recente aumento dell’attività militare nel nord del Paese, compresi gli attacchi dei droni e i bombardamenti, che hanno causato vittime tra i civili. Riza ha ricordato a tutte le parti gli obblighi derivanti dal diritto umanitario internazionale e le ha esortate a prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare ulteriori ostilità, sottolineando che sono necessarie una soluzione politica e una maggiore assistenza umanitaria, non ulteriori operazioni militari.

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