Ucraina: Attaccare una centrale nucleare “è un suicidio”

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato il recente attacco a una centrale nucleare nel sud dell’Ucraina. “Qualsiasi attacco alle centrali nucleari è… suicida”, aggiungendo di sperare che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIE)  sia in grado di accedere all’impianto per le ispezioni.

Sia Mosca che Kiev hanno negato la responsabilità dell’attacco all’impianto di Zaporizhzhia nel fine settimana. Il sito nucleare più grande d’Europa è sotto il controllo russo fin dai primi giorni della guerra, ma i tecnici ucraini lo gestiscono ancora. 

Energoatom, l’operatore della centrale nucleare ucraina, ha dichiarato che i bombardamenti russi hanno danneggiato tre monitor per le radiazioni intorno all’impianto di stoccaggio dei combustibili nucleari esauriti e che un lavoratore è rimasto ferito. I bombardamenti hanno spinto il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, ad avvertire che il modo in cui Zaporizhzhia viene gestita e i combattimenti intorno ad essa rappresentano “il rischio molto reale di un disastro nucleare”.

Da allora, una valutazione preliminare da parte degli esperti del supervisore atomico delle Nazioni Unite ha rilevato che la situazione della sicurezza sembra stabile e non c’è alcuna minaccia immediata, nonostante siano stati violati diversi pilastri.  

Alla domanda sul perché non sia ancora stato realizzato un accordo di pace tra Russia e Ucraina, Guterres ha risposto di aver lavorato a stretto contatto con la Turchia, che ha “lanciato una nuova iniziativa in relazione a un possibile inizio dei negoziati di pace”.  Ma ha spiegato che l’Ucraina non può accettare che “il suo territorio sia preso da un altro Paese”, e che la Russia “non sembra pronta ad accettare” che le aree che ha preso “non saranno annesse dalla Federazione Russa o daranno luogo a nuovi Stati indipendenti”.

I commenti di Guterres hanno fatto seguito a una visita a Hiroshima nel fine settimana, dove il Segretario generale ha celebrato il 77° anniversario del primo attacco nucleare al mondo, avvenuto il 6 agosto 1945, che distrusse la città e uccise 140.000 persone.

Dopo l’invasione dell’Ucraina a febbraio, le minacce russe di un attacco nucleare hanno fatto crescere i timori di un terzo bombardamento atomico.

Durante la conferenza stampa di lunedì, Guterres ha ribadito il suo avvertimento sull’uso delle armi nucleari, affermando che se venissero utilizzate, l’ONU probabilmente non sarebbe in grado di rispondere perché “potremmo non essere più tutti qui”.

In un contesto in cui il mondo dispone attualmente di 13.000 bombe nucleari e continua a fare enormi investimenti per modernizzare gli arsenali atomici, Guterres ha avvertito che dopo decenni di sforzi per il disarmo nucleare, stiamo “facendo passi indietro”.

Il Segretario Generale si recherà poi in Mongolia e in Corea del Sud per discutere di come affrontare lo sviluppo nucleare della Corea del Nord.

Alla domanda sulle massicce esercitazioni militari della Cina intorno a Taiwan, Guterres ha risposto che l’ONU “si attiene a una risoluzione dell’Assemblea generale, la cosiddetta politica di una sola Cina”.

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