Kazakistan: la Russia torna ai metodi dell’Unione Sovietica, la risposta devono essere gli Stati Uniti d’America e d’Europa fondati sui diritti umani universali, di tutti e ovunque


L’intervento militare della Russia in Kazakistan per ristabilire l’ordine pubblico a fronte di una rivolta popolare in un paese autoritario dell’ex Unione Sovietica è il segno che c’è un ritorno al ben noto triste passato, peraltro già sperimentato con successo con l’occupazione della Crimea. Se la Russia riprende ad intervenire a difesa di una minoranza che opprime la libertà dei cittadini è dovuto anche al fatto che i paesi occidentali hanno smesso di intervenire per liberare i popoli dai loro oppressori, come in Europa nel ’44 o nell’ex Yugoslavia agli inizi degli anni ’90.Solo un esercito europeo ed una politica estera degli Stati Uniti d’ Europa possono ridare risorse, forza e credibilità politica all’Unione Europea e alle istituzioni occidentali ed atlantiche a difesa dei diritti umani che o sono universali o non sono. 

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