Martedì a Ginevra è iniziato un nuovo tentativo guidato dalle Nazioni Unite per cercare di risolvere decenni di tensioni a Cipro con il Segretario Generale António Guterres che, nonostante la situazione di stallo delineatasi dopo i colloqui informali, afferma di non volersi arrendere.
“La verità è che alla fine dei nostri sforzi non abbiamo ancora trovato abbastanza terreno comune per consentire la ripresa dei negoziati formali in relazione alla soluzione del problema di Cipro”, ha dichiarato Guterres ai giornalisti a Ginevra, dove si sono svolti i colloqui informali per superare l’impasse nel Paese, diviso dal 1974. Guterres tuttavia ha promesso che non si arrenderà e che continuerà a rappresentare gli interessi di tutti i ciprioti nei futuri colloqui sull’isola mediterranea. Ha inoltre dichiarato con positività che c’è stato un accordo su un ulteriore incontro nel prossimo futuro, “di nuovo con l’obiettivo di muoversi nella direzione di raggiungere un terreno comune per consentire l’avvio di negoziati formali”. Questi sviluppi arrivano quattro anni dopo che i leader greco-ciprioti e turco-ciprioti si sono incontrati l’ultima volta in Svizzera per discutere il futuro dell’isola mediterranea divisa. La conferenza, nella località alpina di Crans Montana, si era arenata dopo una settimana di discussioni su sei questioni principali, tra cui sicurezza e garanzie, nuovi confini territoriali e condivisione del potere.
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