Intervento di Azar Taheri sulla situazione in Iran alla 46esima Sessione del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU

Il 19 marzo Azar Taheri è intervenuta sulla situazione dei diritti umani in Iran alla 46° Sessione Regolare del Consiglio dei Diritti Umani a nome del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito sul punto 9 dell’Agenda dei Lavori – Razzismo, discriminazione razziale, xenofobia e forme correlate di intolleranza, seguito e attuazione della Dichiarazione e Programma d’Azione di Durban.

Di seguito la traduzione in italiano della dichiarazione:

Caro Presidente,
vorrei portare all’attenzione di questo Consiglio il fenomeno dell’islamofobia e del razzismo, un grave problema di diritti umani e purtroppo collegato a molte altre questioni nelle nostre società di oggi. L’islamofobia e il razzismo sono il risultato di un fondamentalismo incontrollato che viola i diritti umani in nome della religione, che a sua volta distorce l’opinione pubblica. L’islamofobia è l’effetto, non la causa. Il problema di base è che in alcuni paesi come l’Iran, le autorità fondamentaliste che si arrogano il diritto di interpretare l’Islam, commettono ogni tipo di violazione dei diritti umani. Violazioni come le esecuzioni, con il più alto numero al mondo, la fustigazione, la tortura, la violazione dei bambini, i matrimoni infantili e il trattamento disumano di donne e ragazze. L’Islam è una religione abramitica che consiglia la pazienza e la coesistenza pacifica, e non le grossolane violazioni dei diritti umani. Un passo molto importante per fermare l’islamofobia è distinguere tra islamisti e musulmani, e prevenire le violazioni sistematiche dei diritti umani commesse dagli stati in nome dell’Islam.
Grazie

Il video è disponibile sulla pagina Facebook del Partito Radicale al seguente link: https://fb.watch/4lIh-FgZeQ/

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