Giovedì il Parlamento europeo ha adottato con 597 voti favorevoli, 17 contrari e 61 astensioni una risoluzione sulla repressione dell’opposizione democratica a Hong Kong.
I deputati chiedono il rilascio immediato e incondizionato dei rappresentanti dell’opposizione democratica e degli attivisti arrestati a Hong Kong nelle prime due settimane del 2021, nonché di tutti quelli precedentemente detenuti con l’accusa di sovversione ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, inclusi Joshua Wong, Ivan Lam e Agnes Chow, e si rammaricano del fatto che la decisione sulla conclusione politica dell’accordo globale in materia di investimenti non abbia rispecchiato le richieste espresse dal Parlamento “di utilizzare i negoziati sugli investimenti come strumento di leva per preservare l’elevato grado di autonomia di Hong Kong, nonché i suoi diritti e le sue libertà fondamentali”; lamentando che, “affrettandosi a raggiungere questo accordo senza al contempo intraprendere azioni concrete contro le gravi violazioni dei diritti umani in corso, ad esempio a Hong Kong, nella provincia dello Xinjiang e in Tibet, l’UE rischia di compromettere la sua credibilità come attore globale in materia di diritti umani”. Il Parlamento ha sottolineato che esaminerà attentamente l’accordo, comprese le disposizioni sui diritti dei lavoratori, e ricorda alla Commissione che terrà conto della situazione dei diritti umani in Cina, compresa Hong Kong, quando gli verrà chiesto di approvare l’accordo sugli investimenti o futuri accordi commerciali con la Repubblica popolare cinese”.
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