Roma, 21 gennaio 2021. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso una quanto mai opportuna revisione dei criteri del monitoraggio politico istituzionale in vigore, battaglia ultradecennale del Partito Radicale, obiettivo infine sollecitato da Marco Beltrandi, della segreteria del Partito Radicale, ed Irene Testa, Tesoriera del Partito Radicale, al Presidente dell’Autorità dott. Giacomo Lasorella nel corso di un incontro tenutosi alla fine del mese di Ottobre scorso.
Questa decisione, una vera e propria “Delibera Pannella”, prevede che l’Autorità terrà conto anche degli indici di ascolto, oltre che dei minutaggi, dei target di pubblico e degli argomenti trattati, quando valuterà le presenze politico istituzionali.
Inoltre, tali dati, calcolati su base mensile, saranno pubblicati con cadenza trimestrale (sarebbe stato meglio mensile) sul sito di AGCOM. Così come saranno pubblicati i dati elementari, cioè disaggregati, altra richiesta avanzata dal Partito Radicale e dalla Lista Marco Pannella.
Questo è il concretizzarsi delle intuizioni, con decenni di anticipo, di Marco Pannella, di battaglie politiche condotte per anni con il Partito Radicale, con la creazione e l’esempio di Radio Radicale e del Centro di Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva che calcolava per ogni presenza politica sui media gli “ascolti consentiti”, affinché la democrazia si auto monitorasse e si permettesse concretamente ai cittadini di agire per far valere il diritto.
Una battaglia che ha i suoi epigoni nel conoscere per deliberare di Luigi Einaudi e che – dalla Riforma del servizio pubblico degli Amici del Mondo del 1963, alle citate esperienze di Radio Radicale e del Centro di Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva, nonché di Agorà telematica, la prima bbs italiana – approda alla proposta di Marco Pannella dell’affermazione dello Stato di diritto democratico federalista laico e del nuovo diritto umano alla conoscenza.
Ringraziamo il Presidente Giacomo Lasorella per aver prontamente ascoltato e agito, dando prestigio e rafforzando l’autonomia propria di un organismo istituzionale di garanzia come l’AgCom così determinando le premesse per un superamento della “democrazia reale” italiana e l’affermazione del diritto del cittadino al conoscere per decidere.
La lotta continua.