La Chiesa si mobilita perché anche i detenuti hanno una dignità

Il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, Padre Alex Zanotelli e Don Tonino Palmese, da anni impegnati come preti di frontiera, Don Enzo Cozzolino, Direttore della Caritas diocesana di Napoli, i cappellani del carcere di Poggioreale e quelli del carcere di Secondigliano, Don Antonio Loffredo, della Fondazione San Gennaro, Don Maurizio Patriciello, parroco nella Terra dei Fuochi, i frati francescani della provincia di Napoli e una serie di associazioni hanno aderito all’appello del Garante regionale e dei garanti cittadini e scelto di partecipare alla staffetta dello sciopero della fame sabato 19 dicembre indetto per sollevare l’attenzione di politica e opinione pubblica sul dramma che si vive nelle carceri, ancor di più in periodo di pandemia. Il Garante regionale Samuele Ciambriello e i garanti cittadini Pietro Ioia, Emanuela Belcuore e Raffaele Riberto, così come proposto anche dai penalisti e come ribadito l’altro giorno dal presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero in occasione della presentazione di un report aggiornato sullo stato delle carceri campane, chiedono che quando sarà avviata la campagna di vaccinazione vengano coinvolti con priorità anche detenuti e chi lavora all’interno degli istituti di pena.

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