L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sta facendo appello alle autorità federali in Etiopia per ottenere un accesso urgente per raggiungere i rifugiati eritrei nella regione del Tigray che hanno un disperato bisogno di assistenza e servizi umanitari. I campi avranno ormai esaurito le scorte di cibo – rendendo la fame e la malnutrizione un pericolo reale. Le notizie non confermate di attacchi, rapimenti e reclutamento forzato nei campi profughi rendono la situazione ancora piu’ allarmante.
L’UNHCR ha lanciato con i suoi partner un piano di risposta umanitaria per assistere il crescente numero di rifugiati nel Sudan orientale. Il piano riunisce 30 partner umanitari che lavorano insieme al governo per fornire assistenza urgente e salvavita, inclusi riparo, acqua e cibo, per un costo di 147 milioni di dollari, che soddisferà le esigenze di 100.000 rifugiati per i prossimi sei mesi. In Sudan, i rifugiati etiopi continuano ad arrivare a centinaia. Da inizio novembre ne sono arrivati quasi 46.000. Si ribadisce l’appello congiunto delle Nazioni Unite sull’urgenza che tutte le parti consentano la libera e sicura circolazione delle persone colpite in cerca di sicurezza e assistenza, anche attraverso i confini internazionali e nazionali e si chiede il pieno rispetto del diritto di chiedere asilo. L’UNHCR ribadisce con forza il suo appello per la sicurezza e l’incolumità dei rifugiati. Con le attuali difficoltà di comunicazione e di sicurezza che ostacolano l’accesso non è possibile verificare le condizioni attuali nei campi. Per quasi due decenni l’Etiopia è stata un Paese ospitale per i rifugiati eritrei, ma ora temiamo che siano coinvolti nel conflitto. L’UNHCR fa appello al governo dell’Etiopia affinché continui ad assumersi le proprie responsabilità nell’ospitare e proteggere i rifugiati eritrei e permetta agli umanitari di accedere alle persone che ora sono disperatamente in difficoltà.
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