Dichiarazione di Maurizio Turco e Irene Testa, Segretario e Tesoriere del Partito Radicale:
Il Partito Radicale ha scritto ai 71 senatori membri del comitato promotore del referendum per sollecitare un loro intervento davanti alla Corte Costituzionale affinché sollevino il conflitto di attribuzione per la lesione delle proprie prerogative lese dall’operato del Governo.
Riteniamo che vi sia più di una ragione per chiedere il rinvio, in particolare, se è stato prorogato lo stato di emergenza sanitaria deve essere reiterato il rinvio della consultazione referendaria deciso quando l’emergenza fu dichiarata.
La riduzione men che meno proporzionale dei seggi altoatesini sacrifica la parità tra gli elettori di tutto il Paese. Poiché si è intervenuti indebitamente con la fiducia espressa per decreto, i parlamentari si sono visti sopprimere la libera partecipazione alla dialettica dell’Assemblea. Così come è grave che nella penultima seduta in Senato di conversione del decreto risulti oggi problematico individuare i senatori in missione. Tutto ciò denota un vizio di procedura che aggrava la vistosa anomalia di una data di referendum decisa per decreto legge che viola le prerogative del Capo dello Stato. Per queste ragioni, chiediamo al comitato promotore di intervenire con urgenza per chiedere il ripristino della correttezza costituzionale investendo ritualmente il Presidente della Repubblica con un’istruttoria tale da giustificare l’esistenza di un voto libero e consapevole.