La Censura Dei Social Media

LA CENSURA DEI SOCIAL MEDIA

16 settembre 2019, Washington Post — Una ricerca di “#hongkong” su Twitter e altre piattaforme di social media porta ad un mosaico visivo delle inevitabili proteste della città. Ma sulla nascente app TikTok, una piattaforma di brevi filmati sviluppata da un gigante tecnologico con sede a Pechino, la stessa ricerca si traduce in una versione della realtà più politicamente conveniente: foto di cibo, selfie giocosi e, a malapena, qualche raro accenno dei disordini. Drew Harwell e Tony Romm per il WP:“Sempre di più, i ricercatori si preoccupano che l’app potesse rivelarsi una delle armi più efficaci della Cina nella guerra dell’informazione globale, portando la censura in stile cinese al grande pubblico degli Stati Uniti, di fatto formando la loro visione e comprensione di eventi del mondo reale. A conferma delle preoccupazioni crescenti dei ricercatori i – limitati – commenti pubblici di TikTok sui contenuti che rimuove e sulla presunta indipendenza dai censori di Pechino. […] Nella sua dichiarazione, l’impresa ha difeso TikTok come un luogo di intrattenimento, non di politica, e – dando una possibile spiegazione del perché così pochi video si riferiscono ad argomenti delicati come le proteste di Hong Kong – ha affermato che il suo pubblico frequenta la piattaforma per i suoi contenuti positivi e gioiosi.”

 Drew Harwell and Tony Romm report 

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