Il 9 gennaio, all’età di 75 anni, si è spento Kok Ksor il leader nonviolento dei Degar, o “Montagnard” in francese, popolo indigeno degli Altopiani Centrali del Vietnam. Kok Ksor è stato anche un compagno tenace e generoso, e un dirigente del Partito Radicale Transnazionale (PRT) avendo fatto parte per molti anni del Consiglio Generale del PRT.
Kok ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti del suo popolo nella convinzione che tutti i Vietnamiti avrebbero un giorno conosciuto la democrazia, liberandosi dalle oppressioni che tagliano la libertà di pensiero, di parola e di credo religioso in quel paese. Per essere di fede cristiana ed essendosi schierati con gli Stati Uniti nella guerra del Vietnam, i Degar hanno subito vessazioni, persecuzioni, violenze che stanno lentamente realizzando un vero e proprio genocidio culturale e fisico.
Nato nel 1945 nella provincia di Gia Lai, alla fine della guerra sfuggì miracolosamente ai Vietnamiti del nord per riparare negli Stati Uniti dove fondò la Montagnard Foundation Inc. di cui divenne presidente. La fondazione aveva naturalmente l’obiettivo di preservare in tutte le sedi possibili, a partire dalle Nazioni Unite, la vita, la cultura e i diritti fondamentali del suo popolo denunciando gli abusi di Hanoi.
Fu così che Kok Ksor conobbe il Partito Radicale. Frequentando il Foro dei Popoli Indigeni delle Nazioni Unite a New York, entrò in contatto nel 2000 con Marco Perduca e Matteo Mecacci e quindi con Marco Pannella con cui nacque immediatamente un’indistruttibile amicizia, fondata sulla stima reciproca e sulla tenacia con cui entrambi erano dediti alla difesa e al miglioramento delle condizioni degli ultimi. Il “TRP”, come diceva Kok in riferimento all’acronimo del Transnational Radical Party, è stato da allora a fianco dell’impegno per il rispetto dei diritti del popolo indigeno delle Central Highlands, proprio come Kok è stato un attivissimo sostenitore del Partito Radicale partecipando a moltissime manifestazioni a partire dal congresso del 2002 a Tirana in Albania.
L’incontro con il Partito Radicale avrebbe poi propiziato un’altra amicizia, quella che Kok Ksor strinse con Sam Rainsy, il leader in esilio dell’opposizione cambogiana. Un’amicizia che nel 2013 portò ad un accordo politico tra i due leader, qualora Rainsy avesse raggiunto una posizione governativa, per assicurare la protezione dei numerosissimi rifugiati Montagnard che da anni continuano a scappare in Cambogia. Accordo ribadito e rafforzato ancora nell’autunno del 2018, quando Rainsy si recò in North Carolina per partecipare ad incontro congiunto tra la comunità cambogiana e quella dei Montagnard. In quell’occasione Kok Ksor decise di posticipare le cure prescritte per combattere il male che lo aveva colpito, dando come sempre precedenza alla sopravvivenza del suo popolo.
L’ultimo incontro tra Kok Ksor e Marco Pannella fu a Bruxelles nel febbraio 2014 al convegno al Parlamento Europeo “Stato di Diritto contro Ragion di Stato” in cui furono gettate le basi proprio dell’ultima battaglia del Partito Radicale, quella per il riconoscimento del diritto alla conoscenza. Ma l’ultimo incontro tra Kok Ksor e il PRNTT avvenne nel dicembre 2017 quando, già malato, accolse Laura Harth, Rappresentante all’ONU del Partito Radicale, a Spartanburg, in South Carolina, in visita alla comunità dei Montagnard per presentare il rilancio del Partito Radicale al quale Kok naturalmente non fece mancare il suo contributo.
E’ un’altra perdita grave e triste quella di Kok Ksor. Proprio quando sono sempre più necessarie, in ogni dove, menti forti e cuori grandi come il suo, questi vengono meno a beneficio di autocrati e dittatori di tutto il mondo. Anche per questo, il Partito Radicale, il suo “TRP”, deve continuare a lottare.
Alla sua famiglia, ai suoi amici e sostenitori e a tutta la comunità Degar vanno il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Addio Kok.
Matteo Angioli