Società civile profondamente preoccupata per la rimozione di informazioni da stakeholder chiavi dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sulla Revisione Periodica Universale della Cina
5 novembre, 2018
Noi, sottoscritti, esprimiamo profonda preoccupazione per la rimozione di preziose informazioni fornite dalle parti interessate dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani (OHCHR) affinché vengano prese in considerazione dagli Stati Membri delle Nazioni Unite in vista del 3° Ciclo della Revisione Periodica Universale (UPR) della Repubblica Popolare di Cina.
Il processo UPR, intrapreso attraverso il Consiglio Diritti Umani della Nazioni Unite, prevede in modo esplicito l’accoglienza di contributi costruttivi della società civile per affrontare le sfide in termini di diritti umani e promuovere le normi universale sui diritti umani. Tutte le organizzazioni sottoscritte hanno presentato rapporti attraverso la piattaforma online dell’OHCHR prima della scadenza del 29 marzo 2018, sia in quanto singole organizzazioni che come gruppi congiunti, per permettere la loro considerazione da parte degli Stati nella preparazione delle loro raccomandazioni, e dall’OHCHR nel suo sommario ufficiale di informazioni ricevute dalla società civile.
Tuttavia, siamo sconcertati dal fatto che almeno sette rapporti sono stati completamente rimossi dalla considerazione del documento finale destinato agli Stati Membri ONU per la loro elaborazione delle raccomandazioni per la revisione della Cina.
Inizialmente l’OHCHR – incaricato di compilare una sintesi delle informazioni ricevute da parte delle parti interessate – ha pubblicato un riassunto “Stakeholder Summary” datato il 3 settembre 2018. Il documento elencava 85 contributi singoli, tra cui quelli del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (TCHRD) e Demosistō, nonché 42 contributi congiunti, tra i quali uno dell’Unrepresented Nations and Peoples Organization (UNPO) e il Southern Mongolian Human Rights Information Center (SMHRIC); uno da parte di diversi gruppi Tibetani, UNPO e il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito; e un’altro da parte di un gruppo di contributori di Hong Kong che includeva anche Demosistō.
Il Congresso Mondiale Uiguro (WUC) è stato citato soltanto in due citazioni alla fine del documento e mentre il Uyghur Human Rights Project (UHRP) è stato citato nel testo del documento originale, entrambi non fossere elencati nella lista dei contributori.
Tuttavia, poco dopo la pubblicazione del primo “Stakeholder Summary”, esso è stato rimosso dal sito web dell’OHCHR per diverse settimane. Citando “motivi tecnici”, il 16 ottobre l’OHCHR ha pubblicato una versione aggiornata del rapporto (versione datato il 10 ottobre). Tuttavia, rispetto al documento originale, questa versione incorpora delle modifiche critiche che non sembrano essere di natura tecnica. Il documento aggiornato ha rimosso le citazioni dei rapporti di TCHRD e Demosistō così come tre comunicazioni congiunte (riportate sopra), e rimosso tutti i riferimenti ai rapporti dal WUC e UHRP.
Dal 22 al 26 ottobre le organizzazioni interessate hanno contattato l’OHCHR individualmente per segnalare le loro preoccupazioni; in risposta funzionari dell’OHCHR hanno scritto: “Come organo sussidiario dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Consiglio Diritti Umani (HRC) e il Gruppo di Lavoro per l’UPR (UPR WG), devono aderire alla posizione e la terminologia ufficiale delle Nazioni Unite, come indicato nelle rilevanti Risoluzioni dell’Assemblea Generale e nello spirito del contesto della Carta ONU, e quindi, deve rispettare la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dello Stato interessato.” Ulteriori richieste di spiegare in modo più dettagliato i problemi specifici dei sette contributi colpiti sono rimaste senza risposta.
Tuttavia, il 2 novembre l’OHCHR ha emesso un documento ad corrigendo, includendo citazioni precedentemente rimosse dei contributi di TCHRD, UHRP, WUC, e di un contributo congiunto di UNPO e SMHRIC. Ciò nonostante rimaniamo profondamente preoccupati per l’esclusione delle informazioni degli stakeholder in primo luogo. Inoltre, un contributo individuale da parte di Demosistō, e un contributo congiunto incentrata sul Tibet (e sottoscritto dal Partito Radicale) continuano a essere lasciati fuori dalla documentazione fornita dall’OHCHR per revisione da parte degli Stati Membri. Poiché le dichiarazioni e le raccomandazioni delle delegazioni che partecipano alla revisione sono redatte con settimane di anticipo, trattenere gli input delle ONG fino a meno di due giorni lavorativi prima della revisione, impedisce in modo efficace che tali contributi vengano presi in considerazione dagli Stati partecipanti.
Le organizzazioni sottoscritte hanno tutti fornito informazioni pertinenti aderendo strettamente ai principi delle Nazioni Unite e a quelli stabiliti dall’OHCHR. Tutti i contributi summenzionati hanno dettagliato la situazione sul terreno per particolari gruppi all’interno della Cina e sono state strutturate per sostenere gli sforzi per le riforme necessarie per migliorare la condizione dei diritti umani e l’attuazione delle precedenti raccomandazioni UPR.
Mentre riconosciamo il lavoro indispensabile svolto dall’OHCHR in tutto il mondo, lavorando su questioni critiche e facilitando la partecipazione e gli input da vari gruppi, siamo molto preoccupati che la rimozione da questi contributi dia ulteriore credito alle preoccupazioni ben documentate delle ONG sulla crescente influenza della Cina all’interno del sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite e sulla deliberata censura delle voci critiche.
Come ONG, guardiamo all’OHCHR per facilitare la partecipazione della società civile nel processo UPR. Qualsiasi trattamento o interpretazione differenziale dei processi, dei criteri o della partecipazione delle ONG da parte dell’OHCHR nel contesto delle revisioni della Cina dovrebbe essere giustificato prontamente e apertamente.
Le preoccupazioni nel presente caso sollevano domande importanti che poniamo all’OHCHR:
• Perché i contributi delle ONG sono stati esclusi in primo luogo?
• Perché, dato che i contributi delle ONG erano disponibili dal marzo 2018, ci è voluto fino a novembre per l’Ufficio di accettarli e rilasciare una rettifica?
• Quale ragioni specifiche hanno portato alla decisione della continua esclusione del contributo singolo di Demosistō e il contributo congiunto sul Tibet, e per quale ragione queste ragioni non sono state comunicate alle ONG in questione?
• Si sono opposti la delegazione o il Governo cinese ai contributi o alle ONG che li hanno presentati?
Per tali ragioni, le organizzazioni sottoscritte richiedono una maggiore trasparenza nell’ambito della procedura di compilazione dei contributi degli stakeholder all’UPR, ivi incluso:
1. Notifica immediata di esclusione da UPR, Treaty Body o altre procedure di revisione sui diritti umani.
2. Spiegazione della terminologia utilizzata per escludere le informazioni fornite da stakeholder, incluso, ma non limitato a, ciò che costituisce un’informazione “politicizzata” o non rispettosa della “sovranità nazionale e l’integrità territoriale”.
3. Fornire alle ONG chiare giustificazioni per eventuali dubbi, sufficiente anticipo di avvisi, e l’opportunità di affrontare eventuali dubbi in modo che i loro contributi possano essere debitamente riflessi nella sintesi delle osservazioni degli stakeholder.
Firmatari:
Demosistō
Human Rights Watch (HRW)
International Service for Human Rights (ISHR)
Nonviolent Radical Party, Transnational and Transparty
Southern Mongolian Human Rights Information Center (SMHRIC)
Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (TCHRD)
Unrepresented Nations and Peoples Organization (UNPO)
Uyghur Human Rights Project (UHRP)
World Uyghur Congress (WUC)
Per richieste stampa, si prega di contattare:
• Joshua Wong, Secretary-General, Demosistō: joshua@demosisto.hk
• Sophie Richardson, China Director, Human Rights Watch: richars@hrw.org
• Sarah Brooks, Programme Manager, International Service for Human Rights:
s.brooks@ishr.ch
• Enghebatu Togochog, Director, Southern Mongolian Human Rights
Information Center: webmail@smhric.org
• Laura Harth, Representative to UN Institutions, Nonviolent Radical Party,
Transnational and Transparty: lharth@radicalparty.org
• Tsering Tsomo, Director, Tibetan Centre for Human Rights and Democracy:
director@tchrd.org
• Lucia Parrucci, Advocacy Office, Unrepresented Nations and Peoples
Organization: l.parrucci@unpo.org
• Omer Kanat, Director, Uyghur Human Rights Project: kanato@uhrp.org
• Peter Irwin, Program Manager, World Uyghur Congress:
peter@uyghurcongress.org